La vita è fatta di momenti di crescita, sviluppo e di momenti in cui ci si sente bloccati e si ha la sensazione di non riuscire a risolvere una determinata cosa o a cambiare una situazione.
Cosa succede in questi momenti?
La sensazione è di paralisi, di non riuscire ad andare nè avanti né indietro, e anche se a volte abbiamo idea di come procedere, non riusciamo a muoverci.
Come facciamo ad uscire da questa situazione? cosa succede?
In gioco possono esserci dei blocchi emotivi.
Cosa sono i blocchi emotivi e come nascono?
Un blocco emotivo è uno schema psicologico che utilizziamo di continuo, che nasce e si stabilizza in momenti cruciali del nostro sviluppo mentale: prima infanzia e adolescenza.
Se una persona ha subito traumi, abusi o non è riuscito ad elaborare delle esperienze emotivamente importanti, è molto facile che, durante queste due fasi cruciali dello sviluppo psicologico, continui a ripetere le stesse risposte emotive in modo disfunzionale, bloccandosi e ripetendo sempre lo stesso schema cognitivo emozionale. In questi casi la persona ha appreso che l’esperienza negativa vissuta, metabolizzata con una serie di emozioni e sensazioni negative, potrà essere rivissuta nel presente e potrà sicuramente incontrarla anche in un prossimo futuro.
Ecco qui che è facile entrare in un loop dal quale non è facile uscirne e si rischia di sviluppare una sorta di impotenza appresa, cioé imparo che qualsiasi cosa possa fare per cambiare o migliorare una situazione, non sortirà nessun esito, per cui non ci provo nemmeno.
Ma come è possibile sbloccare un blocco psicologico?
Prima di ogni cosa è necessario prendere coscienza dell’esistenza di un blocco psicologico, poi agire, ciò provare a sostituire quell’esperienza negativa con una positiva, ma spesso non è una cosa facile da fare e richiede un supporto, soprattutto per individuare l’evento che ha creato il blocco.
Per maggiori informazioni: tiziana.montalbano@hotmail.it
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