Questo è il periodo della frenesia pre-natalizia, della ricerca dei regali, della preparazione alle festività natalizie a cui la maggior parte della gente partecipa con fervore e anche ansia, in alcuni casi.
Non è raro che alcune persone provino tristezza al solo pensiero delle festività natalizie e questo per diversi motivi (es: difficoltà a stare con la famiglia perchè non on sempre però siamo in armonia con i nostri parenti; cambiamenti nella routine quotidiana: è un momento in cui si interrompe la frenesia quotidiana e può anche capitare che riaffiorino i problemi e le difficoltà fino a quel momento apparentemente gestiti o ignorati; vulnerabilità biologica dovuta alla scarsa irradiazione solare (v. depressione stagionale); pressione sociale verso gli acquisti e i regali natalizi)
Ma uno dei motivi preponderanti di malessere pre-natalizio potrebbe essere dato dall’impellente arrivo della fine dell’anno e questo vuol dire fare i conti con il nostro anno “passato”, fare dei bilanci (“Come è andato questo anno?”, “Che obiettivi ho raggiunto”?”Cosa è successo di bello”?).
La cosa positiva delle feste è che, in quei giorni, possiamo prenderci un po’ più di tempo per noi anche per riflettere sull’anno che sta per andare via e trarne qualcosa di utile per noi stessi.
A cosa ci serve questa riflessione? Sicuramente ci permette di prendere consapevolezza dei nostri limiti e delle nostre difficoltà, ma anche dei successi ottenuti, degli ostacoli affrontati e delle capacità di fronteggiamento degli stessi (strategie di coping)
Un aiuto per la una proficua riflessione: pensiamo di scrivere una sorta di lettera a Babbo Natale, ma in questo caso sarebbe rivolta a noi stessi.
Proviamo a rispondere (sarebbe meglio in forma scritta) ad alcune domande:
- Un giudizio sommario sul mio anno trascorso (non su me stesso/a)
- Quali sono stati gli eventi più rilevanti per me (in senso negativo o positivo)
- Come mi sento a pensare a quel/i dato/i evento/i rilevante/i (successo/insuccesso)? Che emozione provo?
- E’ cambiata l’emozione che provavo in quel momento rispetto a quella che provo adesso?
- Quale insegnamento posso trarne?
- Quali i buoni propositi per il prossimo anno?
- Ho dei sogni irrealizzati? se si, quali? (Stiliamo una piccola lista, da tenere nel nostro “spazio” (un cassetto, una libreria, etc.).
Per stilare la mia “lettera al mio babbo natale interiore” e descrivere emozioni o eventi, posso utilizzare anche delle foto, dei disegni o delle canzoni; ad ognuno lo strumento che preferisce e che gli è più congeniale.
Sicuramente nel nostro anno ci saranno stati degli eventi da cui poter trarre insegnamento. Se, ad esempio, dovessi provare un sentimento di rabbia nei confronti di qualcuno o qualcosa che ci è successo, possiamo provare a utilizzare questa rabbia come energia positiva e spinta al cambiamento o miglioramento.
E’ vero che un altro anno sta per finire..
…ma è pur vero che ne sta per arrivare uno nuovo 🙂
Se ti va’, inviami la tua lettera per aiutarti a progettare le tue aree di miglioramento.
Buona lettera! e buone future feste natalizie! (con chi vuoi e come vuoi!).
Dott.ssa Tiziana Montalbano
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