In qualsiasi contesto in cui ci troviamo a interagire è fondamentale saper comunicare e tra l’altro, in qualche maniera, verbale o non verbale, comunichiamo sempre qualcosa.
Non si può non comunicare (P. Watzlawick )
Esiste un modo per comunicare in maniera efficace le proprie idee?
Si esiste e si può anche apprendere.
Prima distinguiamo tre tipologie di comunicazione o meglio di comunicatore:
- Il Passivo
- L’aggressivo
- L’Assertivo
Il comunicatore passivo.
Il comunicatore passivo mostra comportamenti passivi, inibiti, compiacenti, conformistici ed ha la tendenza ad evitare lo scontro, esita ad esprimere i propri desideri e le proprie opinioni.
Egli prova senso di inferiorità e mostra un bisogno di dipendenza, tanto che affermare se stesso per lui significa perdere la stima o l’approvazione dell’interlocutore.
Il comunicatore aggressivo.
L’aggressivo mostra comportamenti di dominazione, svalutazione, prevaricazione.
Il soggetto riesce ad affermare i propri diritti prevaricando quelli altrui. Provoca reazioni o di sottomissione, dove l’altro intensifica la propria passività, oppure conflitti aperti sempre più violenti, destinati alla rottura.
Il comunicatore aggressivo teme costantemente la sconfitta come qualcosa che pregiudica il proprio valore e la propria stessa identità.
Il comunicatore ASSERTIVO.
Il comunicatore assertivo è colui che sa affermare i propri bisogni e diritti pur riconoscendo quelli altrui.
- Non vuole avere successo sugli altri, ma insieme agli altri, quindi non svaluta, non soccorre, non domina ma non subisce.
- Legge i problemi relazionali non come derivati da modi di essere dell’altro, ma da fraintendimenti ed equivoci, per cui ricerca l’ascolto e la mediazione
I comportamenti dell’assertivo:
- Comunica e si esprime in maniera efficace, diretta, autentica
- Ascolta, negozia, collabora
- Pone domande di chiarimento e chiede spiegazioni
- Si assume responsabilità di ciò che dice e di ciò che fa
- Accetta le critiche costruttive (basate sul comportamento e sulla situazione) mentre rifiuta quelle manipolatorie e svalutanti
- Critica solo quello che può essere modificato (non il mondo, il governo, la cattiveria degli uomini…)
- Aiuta ma non soccorre
- Si mette in contatto con le proprie emozioni, utilizza un repertorio ampio di comportamenti (può scegliere)
- Ha aspettative realistiche e non soccombe in caso di sconfitta
- E’ emotivamente sincero
- Si rifiuta di fare ciò che non desidera fare nella consapevolezza che non è trattare male l’altro
La comunicazione assertiva è certamente la migliore e la più efficace. Chi sa comunicare in maniera assertiva:
- affronta in maniera costruttiva i conflitti
- comunica meglio
- ha fiducia in se stesso
- ha un’autostima adeguata
- esprime correttamente le proprie emozioni
- a meno possibilità si sviluppare ansia e depressione
E tu che comunicatore sei?
Assertivi spesso non si nasce, ma si può certamente imparare ad esserlo!
Per informazioni su un training di comunicazione assertiva, contattami.
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